Domani avrà inizio quello che per me è un
appuntamento assolutamente impossibile da perdere: Il Festival di Sanremo.
Per me Festival significa tanti ricordi con
tutta la famiglia seduta sul divano ad ascoltare musica e dare giudizi.
Il Festival di Sanremo per il sottoscritto
rappresenta una fetta importante della storia “leggera” della nostra amata
Italia.
NON LO VEDE MAI NESSUNO MA...
Alla lunga, quasi come a divenire una moda,
un po' come accadde nel 1994 quando molti dichiararono di non aver votato
Berlusconi (che poi, però, vinse le elezioni!) col tempo molti sembrano
mostrare remore nell’ammettere di guardare il Festival e così ogni anno mi
sento dire “sei rimasto solo tu a guardarlo” e puntualmente gli
ascolti sono sempre altissimi.
Sanremo è anche legato a molte delle canzoni
che hanno rappresentato le colonne sonore della mia adolescenza, tanto per fare
qualche nome, Vasco Rossi, i Negramaro, Eros Ramazzotti, Giorgia, Toto Cutugno,
Zucchero.
LA STORIA
La prima edizione del Festival ci fu nel
1951, epoca in cui nessuno lo prese sul serio. Questa edizione si tenne nel
Salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo e la curiosità è che il
pubblico assisteva allo spettacolo, seduto su tavolini da bar mentre cenava,
insomma era considerato uno spettacolo di intrattenimento e nulla più.
Si faticava anche a riempire tutti i
tavolini e veniva invitata gratuitamente gente pur di riempire il grande salone
che ospitava lo spettacolo.
A vincere la prima edizione fu Nilla Pizzi con “Grazie dei fiori” ma Nilla
trionfò anche negli anni successivi con “Vola colomba”, “Papaveri e
papere” e “Una donna prega”.
Il 1953 rappresentò l’anno delle prime
svolte importanti: in primis sparirono i tavolini ma cosa più importante il Festival
oltre che in radio, esordì anche in diretta televisiva sulla RAI.
Il
1958 è l’anno della storia con “Nel blu dipinto di blu” del grande Domenico Modugno, quella che per antonomasia è stata ribattezzata “la canzone”.
A segnare una ulteriore svolta al Festival
fu un giovanotto di nome Adriano Celentano, con “24000 baci” e il suo rock’n’roll
“molleggiato”.
Gli
anni 60 vengono contrassegnati come gli anni degli “urlatori” e ad aprire i
battenti è Mina con “Mille bolle blu” al quale segue l’Elvis
italiano, Little Tony.
Negli anni calcarono questo prestigioso palco, tra i
tanti, Lucio Dalla e Luigi Tenco (che tragicamente si suicidò
dopo una sua eliminazione).
Dopo lo sprint degli anni 60, la decade successiva rappresentò un
periodo di appiattimento musicale ma allo stesso tempo gli anni 70
rappresentarono un periodo di forti cambiamenti al Festival, infatti venne
modificata la formula e la sua location.
Nel 1977 il Festival si accasa al Teatro Ariston e con essa arrivano i
primi ospiti internazionali, facendo aprire al Festival nuovi orizzonti, anche
al di fuori dei confini nazionali.
Tra i doni che il festival ci ha riservato in quel periodo abbiamo “Gianna” di Rino
Gaetano e “Un'emozione
da poco” di Anna Oxa.
Arriviamo ai meravigliosi anno 80, gli anni
della mia adolescenza. Il Festival ci delizia di presenze altisonanti sul suo
palco quali ad esempio i Kiss nel 1981, i Duran Duran nel 1985, i R.E.M (1999)
ma la presenza fissa e inconfondibile, capace di dare un senso a tutto lo
spettacolo è rappresentata dal grande conduttore Pippo Baudo, vera e propria
anima dello spettacolo.
Altro fattore assolutamente non trascurabile
è la comparsa, negli anni, della figura della valletta, figura che prenderÃ
sempre più spazio.
Una delle edizioni che più mi è rimasta nel
cuore è quella del 1987, vinta dal terzetto Morandi-Ruggeri-Tozzi con “Si
può dare di più”.
Insomma il Festival di Sanremo è storia
italiana ma soprattutto è fonte di grandi talenti che quotidianamente hanno
colorato o colorano ancora le nostre giornate con voci inconfondibili.
In merito alle partecipazioni il record
assoluto è detenuto da Al Bano, Milva, Toto Cutugno e Peppino di Capri con ben 15 presenze.
E
arriviamo al festival che sta per partire, ossia la 71° edizione che per forza
di cose si svolgerà in maniera “particolare” a causa della maledetta pandemia
in corso.
A condurlo sarà un Amadeus che lo scorso anno ha distrutto ogni tipo
di record, regalando un Festival dinamico sotto tutti i punti di vista, un
festival che ha trovato il riscontro positivo della critica e diversamente non
poteva essere, ritenendo Amadeus un grande intenditore di musica.
AMICI VERI
Ma dietro
Amadeus credo vada giustamente menzionato il suo braccio destro ossia Fiorello.
Il
segreto del grande successo riscontrato dalla 70° edizione è ancorato sul loro
fortissimo legame di amicizia che affiora in ogni istante in cui si trovano
contemporaneamente sul palco: una cosa bellissima da ammirare.
Detto
ciò, sulla scia di quanto offerto lo scorso anno, le aspettative sono altissime
ed io sono tra quelli che prevedono l’ennesimo successo del duo
Amadeus-Fiorello.
A rendere
(purtroppo) particolare questo Festival sarà la totale assenza di pubblico per
ovvii motivi di sicurezza. Amadeus aveva proposto di mettere in “bolla” un
numero ristretto di pubblico da far presenziare a ogni serata ma questa sua
proposta è stata bocciata dal Comitato Tecnico Scientifico.
Alla fine
Amadeus si è arreso e proprio ieri, intervenuto a “Domenica In” ha affermato
che il Festival suonerà per tutto il pubblico a casa e che il pubblico presente
sarà rappresentato dall’orchestra.
I big che
prenderanno parte a questa edizione saranno i seguenti:
AIELLO – “Ora”
ANNALISA –
“Dieci”
ARISA – “Potevi fare
di più”
BUGO – “E invece
sì”
COLAPESCE E
DI MARTINO – “Musica leggerissima”
COMA_COSE –
“Fiamme negli occhi”
ERMAL META
– “Un milione di cose da dirti”
EXTRALISCIO
E DAVIDE TOFFOLO – “Bianca Luce Nera”
FASMA – “Parlami”
FEDEZ E
FRANCESCA MICHIELIN – “Chiamami per nome”
FRANCESCO
RENGA – “Quando trovo te”
FULMINACCI
– “Santa Marinella”
GAIA – “Cuore
Amaro”
GHEMON – “Momento
Perfetto”
GIO EVAN –
“Arnica”
IRAMA – “La genesi
del tuo colore”
LA
RAPPRESENTANTE DI LISTA – “Amare”
LO STATO
SOCIALE – “Combat Pop”
MADAME – “Voce”
MALIKA
AYANE – “Ti piaci così”
MÃ…NESKIN –
“Zitti e Buoni”
MAX GAZZÈ –
“Il Farmacista”
NOEMI – “Glicine”
ORIETTA
BERTI – “Quando ti sei innamorato”
RANDOM – “Torno a te”
WILLIE
PEYOTE – “Mai dire mai (La Locura)”
Per quanto mi riguarda sono molto curioso
di ascoltare AIELLO, cantautore che ho scoperto solo di recente
ma che “mi arriva” molto.
Per me Festival significa tanti ricordi con
tutta la famiglia seduta sul divano ad ascoltare musica e dare giudizi.
Il Festival di Sanremo per il sottoscritto
rappresenta una fetta importante della storia “leggera” della nostra amata
Italia.
NON LO VEDE MAI NESSUNO MA...
Alla lunga, quasi come a divenire una moda,
un po' come accadde nel 1994 quando molti dichiararono di non aver votato
Berlusconi (che poi, però, vinse le elezioni!) col tempo molti sembrano
mostrare remore nell’ammettere di guardare il Festival e così ogni anno mi
sento dire “sei rimasto solo tu a guardarlo” e puntualmente gli
ascolti sono sempre altissimi.
Sanremo è anche legato a molte delle canzoni
che hanno rappresentato le colonne sonore della mia adolescenza, tanto per fare
qualche nome, Vasco Rossi, i Negramaro, Eros Ramazzotti, Giorgia, Toto Cutugno,
Zucchero.
LA STORIA
La prima edizione del Festival ci fu nel
1951, epoca in cui nessuno lo prese sul serio. Questa edizione si tenne nel
Salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo e la curiosità è che il
pubblico assisteva allo spettacolo, seduto su tavolini da bar mentre cenava,
insomma era considerato uno spettacolo di intrattenimento e nulla più.
Si faticava anche a riempire tutti i
tavolini e veniva invitata gratuitamente gente pur di riempire il grande salone
che ospitava lo spettacolo.
A vincere la prima edizione fu Nilla Pizzi con “Grazie dei fiori” ma Nilla
trionfò anche negli anni successivi con “Vola colomba”, “Papaveri e
papere” e “Una donna prega”.
Il 1953 rappresentò l’anno delle prime svolte importanti: in primis sparirono i tavolini ma cosa più importante il Festival oltre che in radio, esordì anche in diretta televisiva sulla RAI.
Il 1958 è l’anno della storia con “Nel blu dipinto di blu” del grande Domenico Modugno, quella che per antonomasia è stata ribattezzata “la canzone”.
A segnare una ulteriore svolta al Festival fu un giovanotto di nome Adriano Celentano, con “24000 baci” e il suo rock’n’roll “molleggiato”.
Gli anni 60 vengono contrassegnati come gli anni degli “urlatori” e ad aprire i battenti è Mina con “Mille bolle blu” al quale segue l’Elvis italiano, Little Tony.
Negli anni calcarono questo prestigioso palco, tra i tanti, Lucio Dalla e Luigi Tenco (che tragicamente si suicidò dopo una sua eliminazione).
Dopo lo sprint degli anni 60, la decade successiva rappresentò un periodo di appiattimento musicale ma allo stesso tempo gli anni 70 rappresentarono un periodo di forti cambiamenti al Festival, infatti venne modificata la formula e la sua location.
Nel 1977 il Festival si accasa al Teatro Ariston e con essa arrivano i primi ospiti internazionali, facendo aprire al Festival nuovi orizzonti, anche al di fuori dei confini nazionali.
Tra i doni che il festival ci ha riservato in quel periodo abbiamo “Gianna” di Rino Gaetano e “Un'emozione da poco” di Anna Oxa.
Arriviamo ai meravigliosi anno 80, gli anni
della mia adolescenza. Il Festival ci delizia di presenze altisonanti sul suo
palco quali ad esempio i Kiss nel 1981, i Duran Duran nel 1985, i R.E.M (1999)
ma la presenza fissa e inconfondibile, capace di dare un senso a tutto lo
spettacolo è rappresentata dal grande conduttore Pippo Baudo, vera e propria
anima dello spettacolo.
Altro fattore assolutamente non trascurabile
è la comparsa, negli anni, della figura della valletta, figura che prenderÃ
sempre più spazio.
Una delle edizioni che più mi è rimasta nel
cuore è quella del 1987, vinta dal terzetto Morandi-Ruggeri-Tozzi con “Si
può dare di più”.
Insomma il Festival di Sanremo è storia
italiana ma soprattutto è fonte di grandi talenti che quotidianamente hanno
colorato o colorano ancora le nostre giornate con voci inconfondibili.
In merito alle partecipazioni il record
assoluto è detenuto da Al Bano, Milva, Toto Cutugno e Peppino di Capri con ben 15 presenze.
E arriviamo al festival che sta per partire, ossia la 71° edizione che per forza di cose si svolgerà in maniera “particolare” a causa della maledetta pandemia in corso.
A condurlo sarà un Amadeus che lo scorso anno ha distrutto ogni tipo
di record, regalando un Festival dinamico sotto tutti i punti di vista, un
festival che ha trovato il riscontro positivo della critica e diversamente non
poteva essere, ritenendo Amadeus un grande intenditore di musica.
AMICI VERI
Ma dietro
Amadeus credo vada giustamente menzionato il suo braccio destro ossia Fiorello.
Il
segreto del grande successo riscontrato dalla 70° edizione è ancorato sul loro
fortissimo legame di amicizia che affiora in ogni istante in cui si trovano
contemporaneamente sul palco: una cosa bellissima da ammirare.
Detto
ciò, sulla scia di quanto offerto lo scorso anno, le aspettative sono altissime
ed io sono tra quelli che prevedono l’ennesimo successo del duo
Amadeus-Fiorello.
A rendere
(purtroppo) particolare questo Festival sarà la totale assenza di pubblico per
ovvii motivi di sicurezza. Amadeus aveva proposto di mettere in “bolla” un
numero ristretto di pubblico da far presenziare a ogni serata ma questa sua
proposta è stata bocciata dal Comitato Tecnico Scientifico.
Alla fine
Amadeus si è arreso e proprio ieri, intervenuto a “Domenica In” ha affermato
che il Festival suonerà per tutto il pubblico a casa e che il pubblico presente
sarà rappresentato dall’orchestra.
I big che
prenderanno parte a questa edizione saranno i seguenti:
AIELLO – “Ora”
ANNALISA –
“Dieci”
ARISA – “Potevi fare
di più”
BUGO – “E invece
sì”
COLAPESCE E
DI MARTINO – “Musica leggerissima”
COMA_COSE –
“Fiamme negli occhi”
ERMAL META
– “Un milione di cose da dirti”
EXTRALISCIO
E DAVIDE TOFFOLO – “Bianca Luce Nera”
FASMA – “Parlami”
FEDEZ E
FRANCESCA MICHIELIN – “Chiamami per nome”
FRANCESCO
RENGA – “Quando trovo te”
FULMINACCI
– “Santa Marinella”
GAIA – “Cuore
Amaro”
GHEMON – “Momento
Perfetto”
GIO EVAN –
“Arnica”
IRAMA – “La genesi
del tuo colore”
LA
RAPPRESENTANTE DI LISTA – “Amare”
LO STATO
SOCIALE – “Combat Pop”
MADAME – “Voce”
MALIKA
AYANE – “Ti piaci così”
MÃ…NESKIN –
“Zitti e Buoni”
MAX GAZZÈ –
“Il Farmacista”
NOEMI – “Glicine”
ORIETTA
BERTI – “Quando ti sei innamorato”
RANDOM – “Torno a te”
WILLIE
PEYOTE – “Mai dire mai (La Locura)”
Per quanto mi riguarda sono molto curioso
di ascoltare AIELLO, cantautore che ho scoperto solo di recente
ma che “mi arriva” molto.
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