È un periodo strano, molto strano, e di certo non sto parlando delle cose disgraziate che stanno accadendo in questi giorni nel mondo. La mia è una riflessione personale che va a descrivere un senso di "soffocamento" che sto provando in maniera sempre più forte, giorno dopo giorno. Credo mi basti raccontarvi che, negli ultimi tre mesi, ho vissuto gran parte di essi chiuso in casa, lavorando appena tre soli giorni. E già, perché il covid sembra aver preso residenza a casa mia e sembra trovarsi anche bene! Inizialmente ha fatto capolino entrando in casa "a braccetto" con mia moglie e mia moglie ci ha messo la bellezza di due mesi per negativizzarsi. Neanche il tempo di tornare a respirare un minimo di normalità che a prendere il covid è stato mio figlio. A tutto questo aggiungiamo, poi, delle particolari direttive da parte del medico aziendale secondo le quali, nonostante io possa tranquillamente fare un tampone per tornare al lavoro, (e premetto, ho la terza dose da...