Questa storia che sto per raccontarvi mi ha molto colpito tanto da tenere occupata la mia mente per diverse ore, non appena appresa.
Di questa storia sono venuto a conoscenza tramite un mio amico che, parlando purtroppo dell'argomento più di attualità in questo mese, ossia la guerra in Ucraina, ha portato alla mia attenzione questa triste storia.
Nel pensare a questo fatto, onestamente, mi sono chiesto tra me e me quanto spesso il destino sia beffardo.
E già perché quando dopo diversi anni hai la consapevolezza di avere in qualche modo avuto alla alla meglio, il destino si ripresenta all'improvviso e ti mette davanti alla cruda realtà , come non era riuscito a fare molti anni prima.
Quello che sto per raccontarvi e la triste storia accaduta a Boris Romanchenko, un nome per molti di noi sconosciuto... fino a poche ore fa, almeno per me.
Boris, in qualche modo, rappresentava il testimone vivente di tantissime storie che ci sono state raccontate negli anni, storie di eroi sopravvissuti a situazioni drammatiche, storie delle quali, alcune di esse, magari, ci sono state raccontate anche dai nostri nonni.
Boris era un eroe in quanto sopravvissuto alle atrocità dei campi di concentramento nazisti, nello specifico il campo di Buchenwald.
Aveva 96 anni.
Come detto, il destino ha bussato nuovamente alla sua porta e a questo povero eroe non è bastato sopravvivere e resistere ad un campo di concentramento per poter riuscire a portare a termine il suo percorso naturale su questa vita terrena.
Boris Romanchenko, infatti, è morto venerdì scorso nel corso del bombardamento degli aerei russi sulla città di Kharkiv.
Nella sua lunga vita, Boris Romanchenko si era dedicato con tutto se stesso a non far cadere nel dimenticatoio le atroci storie dei campi di concentramento.
E così la sua vita è giunta prematuramente alla conclusione, lasciando indelebilmente marchiato ai due apici della sua durata due fatti drammatici.
Nel mio piccolo ho sentito il dovere di dedicare questo mio umile articolo ad una persona che è il simbolo dei tanti eroi silenziosi che spesso, purtroppo, cadono nel dimenticatoio.
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