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Ciao piccola, grande Lilly

Cane


Ho voluto attendere qualche giorno prima di scrivere qui, nel mio blog.

Ho voluto aspettare perché se lo avessi fatto subito non sarei stato lucido come volevo, per esprimere fino in fondo ciò che il mio stato d'animo mi detta.

Ho voluto aspettare proprio oggi anche per un altro motivo, perché avrei voluto scrivere in questo contesto, sdraiato, ad ammirare il mare, l'unico elemento capace di aprire fino in fondo la mia mente ma soprattutto il mio cuore.

E allora accendo la musica, la metto a basso volume, indosso i miei occhiali e comincio a scrivere, cercando di far andare la mano, via, il più liberamente possibile.

Arrivò il giorno in cui decidemmo di avere un nuovo membro nella nostra famiglia: un cane.

Correva l'anno 2008 ed era il giorno del 5 settembre quando si recammo al canile della Muratella, a Roma, alla ricerca di un qualcosa di adatto soprattutto alle piccole dimensioni della nostra casa e cominciamo quel terribile tour in quei lunghi corridoi tra tutte quelle cuccette dove in ognuna di essa c'era un musetto che chiedeva solo tanto amore.

Non trovavamo nulla purtroppo per noi, quando l'accompagnatore ci disse che c'era una coppia di fratellini, un maschietto e una femminuccia, che erano stati raccolti proprio la sera prima in una scatola davanti ad un secchio dell'immondizia.

Ci disse che erano di taglia piccola quindi ci recammo a vederli.

Il maschietto era stato appena adottato da una famiglia, restava solo la femminuccia.

Entrammo in un locale e lei si stava risvegliando dall'anestesia in seguito all'intervento di sterilizzazione.

La verità non non fu che fummo noi a scegliere lei bensì il contrario perché quella piccola cagnolina di poco più di un anno, non appena aprirono la gabbia, nonostante fosse ancora stordita dall'anestesia ci saltò in braccio e in un istante io, mia moglie e i bambini ci guardammo e decidemmo che sarebbe stata lei il nuovo membro della nostra famiglia.

Fu così che Lilly entrò a far parte di noi portando un mare di gioia, un mare di amore ma soprattutto stravolgendo le nostre abitudini.

Paradossalmente la cosa che più mi colpisce in questi giorni per me e per tutta la mia famiglia tristissimi è che proprio in quel 5 settembre del 2008 mentre ce la stavamo portando a casa io già pensavo al fatto che di questa pelosetta ci saremmo innamorati follemente ma che sarebbe purtroppo arrivato questo giorno tanto doloroso.

Sono passati 15 lunghi anni e adesso nella mia testa girano migliaia di flash, di ricordi, di immagini, ma una cosa principalmente mi fa venire il nodo in gola mentre scrivo queste parole.

Di Lilly mi ha sempre colpito enormemente il suo forte senso materno nei confronti dei ragazzi.

Con gli anni, più maturava e più questo senso si amplificava.

Dove erano loro doveva stare lei, doveva sempre avere un contatto con loro, come a controllarli.

Ogni tanto la si vedeva gironzolare per casa e andare in camera di Fabrizio, poi in camera di Noemi e solo una volta che si accertava che tutto era ok poteva tornarsene vicino a mia moglie o andarsene nella sua cuccia.

Sono giorni tristissimi questi per tutta la nostra famiglia e mi permetto di dire che certi dolori possono esser compresi realmente e profondamente solo da chi ha avuto un cane in casa e chi non ha avuto questa fortuna deve semplicemente evitare di lasciarsi andare a facili giudizi, tipo di dire che si tratta di un semplice animale.

A certe persone dico che l'amore che è in grado di dare quello che viene definito un semplice animale, molti esseri umani non sanno neanche minimamente cosa sia.

In questi 15 anni nel nostro piccolo abbiamo dato tanto amore alla nostra Lilly cercando di regalargli una vita più adagiata possibile per quelle che sono le nostre umili possibilità e nel complesso sono contento che io e la mia famiglia siamo riusciti in questo intento.

Purtroppo soprattutto negli ultimi mesi le condizioni di Lilly sono peggiorate velocemente e, onestamente, tre mesi fa mai avrei immaginato che Lilly avesse potuto resistere fino a giovedì, proprio per come erano complicate le sue condzioni di salute.

E due giorni fa ha deciso di volare in cielo, proprio mentre faceva ciò che ha sempre fatto, ossia stare dietro a Fabrizio e Noemi.

Mentre era con loro, quasi come a controllarli per un'ultima volta, è volata via portando in noi un grande dolore, proprio quel dolore che solo immaginavo 15 anni fa...

Dopo la morte di mio padre qualcosa è cambiato in me, nel senso che ho imparato a vedere la vita con occhi diversi, nel senso che è come se improvvisamente avessi aperto gli occhi e mi fossi reso conto che noi su questa meravigliosa terra, comunque, siamo tutti di passaggio.

Io che a 48 anni ho raggiunto questo tipo di consapevolezza, comunque, oggi sto malissimo e la cosa che più mi fa star male e soffrire è vedere quanto stia male la mia famiglia dopo quanto accaduto.

In casa c'è un vuoto pazzesco ma la cosa terribile è che ci sarà ancor di più con il passare dei giorni perché mancheranno le piccole abitudini come ad esempio il biscottino a colazione di cui parlava ieri mia moglie, oppure ricevere la sua accoglienza piena d'amore al mio ritorno dal lavoro, oppure vederla gironzolare per casa dietro a mia moglie come ad essere la sua ombra; insomma mancheranno tutte queste piccole cose che, messe insieme, saranno un macigno pesantissimo nei nostri cuori e per il quale ci vorrà tanto tempo prima di metabolizzare quanto è realmente accaduto.

Lilly resterà con noi perché abbiamo deciso di seppellirla nel nostro giardino a Terracina e tutte le volte che verremo,  un pensiero a lei andrà sempre, e proprio per questo ho la convinzione che rimarrà sempre con noi.

Fai buon viaggio piccola grande Lilly e grazie grazie di cuore per tutto l'amore incondizionato che ci hai donato senza chiedere ma nulla indietro e grazie cara Lilly per avermi insegnato ad amare la vita ancor di più e rimanere aggrappati con le unghie e con i denti ad essa, il più possibile, fino all'ultimo sprazzo di lucidità e di forza, proprio come hai fatto in questi ultimi mesi, combattendo ferocemente ogni giorno pur di riuscire ad aprire gli occhi un giorno in più.

Ciao piccola Lilly ti amo tanto e grazie per l'enorme lezione d'amore che mi hai dato.


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