Torno a scrivere sul mio blog dopo qualche giorno di assenza, semplicemente perché questo spazio al quale tengo moltissimo è il mio spazio e ci scrivo quando ho l'esigenza principalmente di dover condividere o comunque esprimere un mio pensiero, proprio come oggi.
Non ci crederete ma mentre vi scrivo sto camminando, e, nello specifico, mi trovo a Terracina mentre faccio rientro dalla spiaggia, diretto verso casa per preparare il pranzo.
Oggi è il 2 settembre e da qualche anno ho notato che, non appena finisce agosto, il passaggio con settembre è netto, a cominciare dal tempo dove si passa improvvisamente da un clima estivo a un clima fresco con le temperature che calano rapidamente e l'arrivo conseguente di temporali e piogge.
E così eccomi a scrivere proprio in questo periodo, un periodo che per me è sempre stato di profonda riflessione e analisi interna, un po' come accade in molti di noi l'ultimo giorno dell'anno, quando, nel momento in cui scocca la mezzanotte, si tirano le somme di quello che è stato l'anno che volge al termine e si creano aspettative per il futuro imminente.
Ecco, i primi giorni di settembre, soprattutto se contestualizzati qui a Terracina, e nello specifico al mare, rappresentano il mio capodanno.
È sempre un periodo, questo, nel quale rifletto molto su ciò che fin'ora ho realizzato nella mia vita ma anche su ciò che potrei ancora fare e realizzare perché reputo la vita un cantiere sempre aperto in cui si deve andare alla continua ricerca di stimoli per viverla sempre in maniera "frizzante" evitando inutili e dannosi appiattimenti.
Questo è il periodo in cui mi chiedo cosa posso fare ancora.
Grazie al cielo ho una famiglia meravigliosa, ho un ottimo lavoro, mi piace ciò che faccio, mi piace ciò che sono, ho avuto il piacere di realizzare il mio sogno di scrivere qualche libro, ho questo blog, ho un canale YouTube che condivido con mio figlio e quindi complessivamente sono assolutamente soddisfatto di quanto fatto finora ma proprio in base al ragionamento che ho fatto poco fa, in questo periodo cerco sempre di trovare quel qualcosa in più da fare.
Una cosa che, ad esempio, spero di poter realizzare nella mia vita è quella di lasciare Roma, una città che per molti può sembrare bella, una città assolutamente ricca di storia, una città che, però, non sento su misura per me in quanto stressante per il suo tenore di vita assolutamente caotico, cosa che non va a limare con quello che è il mio concetto di vita.
A tal proposito il mio grande sogno sarebbe quello di venire a vivere proprio qui a Terracina e so che un giorno lo farò, solo che non è adesso il momento adatto per tante situazioni, a cominciare dai figli che ancora frequentano la scuola e devono introdursi e stabilizzarsi nel mondo del lavoro.
Solo dopo, eventualmente, potrei valutare di fare un passo del genere.
Ecco, è proprio questo il sogno più grande che voglio pormi nel futuro più lontano, chiaramente proprio per i motivi che vi ho spiegato sopra.
Intanto sogno in questa direzione nel senso che amo da sempre fare le mie ferie nel periodo conclusivo delle vacanze estive perché è il momento in cui i turisti vanno via e questa meravigliosa cittadina si svuota e quindi rimane vissuta solamente da chi, realmente, vive qui.
In qualche modo, nel mio piccolo, mi sento parte integrante di questa comunità che tanto adoro.
Ad esempio amo andare a fare la spesa al supermercato o passeggiare per le vie e i vicoli di Terracina, proprio per respirare e ascoltare a pieni polmoni la vita sociale dei Terracinesi, per sentirmi, in qualche modo, sempre più una parte di essi.
Adoro la tranquillità di questo posto, adoro i suoi profumi, adoro la sua storia, adoro i suoi cittadini, insomma di Terracina adoro tutto.
Forse perché qui, in qualche modo, sono nato, nel senso che sono venuto qui la prima volta che avevo solo poco giorni di vita, ed è come se mi fossi inconsapevolmente innamorato già da allora di questo posto meraviglioso.
Ad esempio mentre adesso scrivo questo articolo cammino in un vicoletto del residence nel quale risiedo e nel quale ho trascorso tantissime estati indimenticabili.
Questo viale mi regala e mi regalerà sempre grandi emozioni perché è un corso nel quale ho fatto amicizia che ancora oggi custodisco gelosamente, amicizie che rappresentano un valore inestimabile per me.
Questo è un viale nel quale ho giocato nella squadra fatta proprio da quegli amici di cui vi ho parlato poco fa, una squadra di ragazzini che poi è divenuta anche una squadra di uomini.
Una storia durata otto, meravigliosi anni dei quali ho un grande ricordo.
Ed è proprio su questi campi che in questo preciso momento sto camminando e un odore inconfondibile di erba inebria i miei pensieri e mi riporta velocemente ai meravigliosi anni 90.
Anche tutto questo, per me, è Terracina.
Un luogo che non potrò mai abbandonare, un luogo dal quale non potrò mai e poi mai dividermi perché è forte, fortissimo, il legame che ho con questa terra.
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