Buonasera a tutti voi.
Questo mio articolo è una riflessione personale che prende spunto da una recente intervista che ho visto in tv, rilasciata dal comico Enrico Brignano.
Tra le tante cose da lui dette, una in particolare mi ha colpito e ha scatenato nella mia testa una profonda riflessione.
Brignano ha fatto un parallelismo tra due sentimenti che l'essere umano prova: l'odio e l'amore.
Nel secondo caso ha detto che amare viene spontaneo, nasce dal cuore e non richiede sforzi in quanto è un sentimento che nasce incontrollato e al quale, noi, dobbiamo solo abbandonarci.
Tutt'altro ragionamento, invece, secondo l'attore, lo è per l'odio; un sentimento difficile da maturare e difficile soprattutto da preservare e conservare nel tempo.
Ecco, questa sua ultima riflessione, ha fatto nascere in me un ragionamento molto vicino a quanto detto da Brignano.
Effettivamente, odiare, è una fatica per tanti motivi e parto subito dal presupposto che sono fermamente convinto che se c'è un solo essere umano al mondo che afferma di non odiare, quest'ultimo, per me, è l'incarnazione dell'ipocrisia allo stato puro.
In maniera più o meno forte, più o meno profonda, l'odio è un sentimento che tutti noi, in un modo o nell'altro, e sotto varie sfaccettature e forme, maturiamo nel corso della nostra vita.
Ma la mia riflessione si vuole soffermare sulla fatica dell'odiare perché in questo mi trovo perfettamente d'accordo con Brignano.
Provare odio è faticoso.
Odiare, psicologicamente, è stressante, e ancor di più lo è farlo nel tempo perché, sembrerà una banalità , a lungo andare ci si dimentica del motivo per il quale si odia qualcuno o qualcosa, proprio perché è un qualcosa che dobbiamo maturare e conservare nella nostra testa.
Io non mi sottraggo a tutti gli altri ed ammetto di odiare.
Mi è capitato di odiare e non ho motivi per vergognarmene ed ammetto che è davvero faticoso, soprattutto perché, nel tempo, può capitare davvero di dimenticare il motivo per il quale si è arrivati a provare questo sentimento verso qualcuno o qualcosa.
Anche l'odio fa parte della nostra natura e dobbiamo, tutti, accettarlo, senza mascherarci dietro una inutile ipocrisia.
Detto ciò, forse anche a causa della mia età che pian piano avanza, il mio modo di essere mi porta a vedere le cose con altri occhi, cercando di dare meno importanza a questo sentimento, quasi come a cercare di metterlo da parte e non dargli risalto, seppur senza dimenticarlo.
E' una forma di autodifesa che è scattata automaticamente nella mia testa?
Questo, onestamente, non lo so.
Di certo so che odio e continuerò a farlo perché, lo ripeto, anche l'odio fa parte di noi stessi, proprio come l'amore.
Odiare è fatica ma la fatica è strettamente legata alla nostra resistenza, soprattutto mentale.
Ognuno di noi ha un proprio livello di resistenza e tale livello, sono convinto, sia proporzionale alla nostra esperienza di vita e di conseguenza agli "occhi" con la quale vediamo essa.
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