Oggi è proprio una giornata di quelle.
Oggi è una giornata particolare così come lo è tutti gli anni quando arriva questo periodo.
Se ieri abbiamo festeggiato in famiglia il compleanno di mia moglie, oggi è il compleanno della mia adorata nonna Anna che non c'è più da quel maledetto settembre del 2001 e domani sarà il compleanno del mio papà che ci ha lasciato anch'esso, ma nel 2014.
Ma per me, e chi mi conosce lo sa, i compleanni non sono stati mai un evento tanto bello perché non li ho mai digeriti, in primis, anzi soprattutto, il mio; ma questo è un altro discorso.
La storia del compleanno di mia nonna è un pretesto per ricordarla non certo per farle gli auguri perché gli auguri onestamente sono la cosa meno importante per come vedo io il tutto.
Ci tengo in questo articolo ad omaggiarla perché la reputo tra le donne più importanti della mia vita, una donna a fratti anche dura ma sicuramente una donna che mi ha lasciato un'impronta indelebile in quella che è la mia educazione ma soprattutto l'importanza dei valori affettivi e della famiglia.
Lei mi ha praticamente cresciuto.
In un tratto della mia vita spesso ero a casa sua.
Ricordo ancora quando mi prendeva in braccio e mi metteva seduto sul tavolo della cucina per darmi da mangiare, mi sembra ieri... mamma mia quanti ricordi!
E, a proposito di ricordi, ce n'è uno in particolare che in qualche modo un po' mi rattrista, ma che allo stesso tempo me la fa sentire tanto vicina e vi conto di cosa si tratta.
Ho sempre amato un paio di orecchini che lei indossava sempre e custodiva gelosamente.
Io in tutti i modi cercavo sempre di convincerla a regalarmeli ma senza mai avere successo ed anzi, spesso, si incazzava respingendo i miei tentativi, anche bruscamente.
Era davvero tanto gelosa di quegli orecchini finché io capiì la cosa, così decisi di non chiederglielo più.
Un giorno però, esattamente un giorno di agosto del 2001, avevamo da poco cenato ed io ero in camera mia ad ascoltare la musica quando sento bussare e lei entra e gelandomi mi dice:
"È arrivato il momento di regalarti gli orecchini che mi hai sempre chiesto".
Io rimasi esterrefatto e scoppiai a piangere, respingendola anche violentemente e lei, mortificata poverina, tornò nella sua camera.
Con quel gesto forse voleva farmi capire che sentiva dentro di sé che erano maturi i tempi perché accadesse qualche cosa purtroppo.
E poche settimane dopo la mia amata nonna Anna ha deciso di volare in cielo ed io purtroppo non ho un bel ricordo dell'ultima volta che l'ho vista in vita.
Sicuramente, però, non mi faccio condizionare da quel ricordo e basta perché in realtà ne ho molti altri bellissimi, meravigliosi nella mia testa ma soprattutto ho un ricordo materiale del quale sono gelosissimo e che mai niente e nessuno mi priverà .
Sono proprio i suoi orecchini.
Quell'orecchino lo porto fin dal giorno in cui ha deciso di andarsene e in quell'orecchino c'è lei e lei sarà per sempre una mia fedele compagna di vita.
Ti voglio bene nonna.
Ti mando un bacio gigantesco.
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