Donnarumma 8
Letteralmente mostruoso per non dire gigantesco. Para tutto il parabile e di più.
Basta critiche a Gigio.
BESTIA
Di Lorenzo 5.5
Molto ma molto meglio rispetto alla prestazione precedente (e questo la dice lunga…) ma resta irriconoscibile rispetto al miglior Di Lorenzo.
Timoroso, impacciato e spesso poco lucido. Serve con urgenza un refresh mentale.
PERSO
Bastoni 7
Ancora una volta è tra i migliori in campo. Sgomita e lotta a suon di fisico contro ogni avversario che invade il suo raggio d’azione. Sfiora in un paio di circostante il gol a coronamento di una prestazione di alto livello.
INDISPENSABILE
Calafiori 8
La carta d’identità racconta che ha 22 anni ma il suo modo di stare in campo ha tutti i contorni del veterano. Sorretto dal suo fisico statuario e da una classe indiscussa, non solo ha delle letture difensive assolutamente brillanti ma soprattutto è il primo a dare la spinta nella metà campo avversaria e non a caso è lui ad infiltrarsi nella linea mediana croata creando superiorità numerica e regalando l’assist decisivo a Zaccagni.
SONTUOSO
Darmian 5.5
Ammetto che la colpa della sua insufficienza è in gran parte di chi l’ha messo in campo ma detto ciò è troppo timoroso ed in fase di spinta è praticamente nullo. Sbaglia alcuni disimpegni basici.
INUTILE
Jorginho 4
È stato la fonte primaria di tutte le mie incazzature. Lento, lentissimo ma che dico… BRADIPOSO!
Ogni volta che la palla transita tra i suoi piedi perde almeno due tempi di gioco rallentando e danneggiando ancor di più il gioco poco fluido azzurro.
CANCELLATELO!
Barella 7.5
Onnipresente. E’ lui l’unico, vero top player di questa Nazionale. Mette la toppa alle tante mancanze sia di copertura che di costruzione del gioco azzurro.
INDISPENSABILE
Raspadori 5
Lo considero da sempre il classico giocatore “sponsorizzato” e “pompato” per moda. Buonissimo giocatore ma nulla di che. Detto ciò mi aspettavo assolutamente molto di più da lui.
NON PERVENUTO
Pellegrini 4.5
Fermo, svogliato, quasi piantato in terra. Nonostante la gara sia a bassa intensità lui viaggia ad una marcia ancor più inferiore. Come direbbe il miglior Verdone: “Ma a noi sto Pellegrini ce serve o nun ce serve?”.
IMPRODUTTIVO
Di Marco 5
Avete presente un pesce fuor d’acqua? Ecco, questo mi sembra l’esterno nerazzurro in questo Europeo. Questa Nazionale necessita assolutamente della spinta propulsiva del miglior Di Marco per velocizzare il gioco azzurro.
FANTASMA
Retegui 6
Spesso si ritrova solo a sgomitare e “fisicheggiare” con la retroguardia croata. Fa tutto il possibile contestualizzato alle dinamiche (sfavorevoli) del match.
MINIMALISTA
Frattesi 5.5
Poco incisivo e travolto dal caos azzurro.
CONFUSO
Chiesa 7
Quando entra lui la squadra prende la tanto attesa scossa. È l’unico che prova a saltare l’uomo senza dare punti di riferimento agli avversari, spostandosi continuamente da destra a sinistra.
FONDAMENTALE
Scamacca 6
È chiaro che Spalletti gli abbia dato un chiaro incipit: “velocizza il gioco con rapide sponde e poi attacca gli spazi!” – Lui lo fa con impegno e confusione ma (questa volta) è bastato.
UTILE ALLA CAUSA
Fagioli 6
Molto ma molto meglio rispetto a Jorginho e nel confronto ci fa guadagnare almeno un tempo di gioco che aiuta a velocizzare la nostra manovra.
ORDINATO
Zaccagni 8
Entra con colpevole ritardo e appena calca il prato verde rimedia subito una randellata che porta all’ammonizione del diretto avversario. Poi, inspiegabilmente, viene letteralmente evitato dalla manovra azzurra finché Calafiori non lo imbecca ad una manciata di secondi dalla fine e lui disegna un meraviglioso arco che va a disintegrare la ragnatela sotto l’incrocio dei pali regalando il pari che vale gli ottavi di finale di questo Europeo.
INDISPENSABILE
Spalletti 4
Mettetevi comodi perché ho molto da dire. Cercando di essere il più diplomatico possibile dico che “non ci ha capito una mazza!”
Inizio la mia riflessione sul nostro CT regalandovi una sfilza di nomi sui quali riflettere: Di Marco, Pellegrini, Raspadori, Jorginho, Darmian. Si tratta di cinque nomi di giocatori di movimento schierati titolari ieri!
Ebbene, Spalletti riesce nell’impresa di sbagliare mezza squadra nella gara decisiva a dimostrazione di una totale mancanza di lucidità in un mare di confusione mentale.
Tale scarsa lucidità viene acuita ancor di più dalla sua incapacità di rimediare per tempo facendo registrare una lentezza decisionale che per poco non ci costa caro. La Nazionale di ieri era chiarissimo che avesse necessità vitale di ali dinamiche in grado di scardinare l’organizzazione difensiva avversaria oltre che velocizzare il nostro gioco, assai lento.
Chiesa e Zaccagni dovevano entrare ad inizio ripresa ma soprattutto vi invito a fare una riflessione: l’andamento della partita vedeva Darmian largo a sinistra, fermo ad aspettare palla ed una volta ricevuta quest’ultimo la scaricava dietro. Come è possibile che non abbia immediatamente pensato al cambio Darmian/Zaccagni?
CON LA TESTA TRA LE NUVOLE
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